2018
30
Ago

Sei consigli per accompagnare i bebè in una dolce nanna

Pubblicato in Rubrica Riposo a Agosto 2018 dalla redazione Marion

Rimedi per far addormentare presto il tuo bambino

Se dormire bene è importante per gli adulti, ancor di più lo è per i nuovi arrivati, infatti il loro sonno sereno garantirà benessere a tutti gli altri componenti della famiglia. Per neonati e bambini la nanna è un tema complesso sul quale da decenni si esprimono pediatri e psicologi. Vediamo quali sono sei consigli che permetteranno di trovare equilibrio fra le varie teorie e faranno vincere questa grande sfida alle neo mamme e ai neo papà.

Di giorno

Una serena notte parte dal giorno, è importante che il bambino non venga iperstimolato. Spostare il neonato di continuo da un ambiente all’altro, stimolarlo in modo eccessivo e confonderlo con una grande quantità di presenze e giochi lo renderanno così agitato da non riuscire a prendere sonno. È necessario invece che il neonato passi del tempo con se stesso, si annoi anche, attraverso poche attività ripetitive e in luoghi tranquilli.

Le giuste attività in base all’età

Durante il giorno non costringete il bebè a restare steso ore e ore nella sua sdraietta, meglio lasciarlo libero di esplorare e muoversi in un box o sul lettone, garantendo ovviamente massima sicurezza. In questo modo svilupperà le sue esperienze motorie, imparerà a conoscere meglio il suo corpo e lo spazio circostante. L’adulto non deve intromettersi in ogni gioco, il bambino stimola fantasia e curiosità sin dalle primissime settimane di vita. Inoltre se di giorno impara a trascorrere del tempo giocando per conto suo, accetterà più facilmente la solitudine di notte.

Le giuste attività in base all’età

Il rito della nanna

Tutti i bambini trovano le abitudini rassicuranti, è quindi fondamentale creare sin da subito un rito breve, tranquillo e coerente che lo accompagni alla nanna. I pediatri consigliano di iniziare con un bagnetto caldo e prolungato verso le 19, proseguire facendogli indossare il pigiamino e dopo concedergli l’ultima poppata. Dopo mangiato, tenetelo ancora un po' in braccio e poi adagiatelo nella sua culla ancora sveglio. Evitate giochi vivaci, piuttosto potreste sussurragli una canzoncina o leggergli una storiella della buonanotte. Spenta la luce, gli si può rimanere accanto qualche minuto in silenzio, tenendogli la manina o facendogli qualche carezza sulla schiena o sulla testa.

consigli e metodi per far addormentare presto il tuo bambino

Il sonno

Il neonato dovrebbe dormire vicino ai genitori almeno fino al primo anno di età, se non nel lettone, si può tenere la culla dalla parte della mamma in modo da facilitare l’allattamento. Inoltre il bambino che non dorme da solo ha un sonno più superficiale che lo rende più pronto a reagire a eventuali problemi, come rigurgito, coperta sulla faccia o ostruzione nasale.
La scelta del co-sleeping eventualmente spetta a entrambi i genitori che devono accettarla con la consapevolezza di non poter tornare facilmente indietro. Sarà infatti il bambino a quel punto a decidere quando lasciare il lettone.

co-sleeping con bimbo appena nato

Se si sveglia di notte

Resistete dalla tentazione di prenderlo subito in braccio, non accendete la luce né portatelo in salotto. Accarezzatelo dolcemente, parlate poco e a bassa voce e restategli vicino al buio fin quando non si rasserena. I risvegli notturni nei bambini sono assolutamente naturali e la risposta della madre al loro pianto contribuisce a far crescere il rapporto di fiducia fra i due ed è alla base dello sviluppo del senso di sicurezza.

Il ciuccio, il lenzuolino e il peluche

I genitori non devono agitarsi ad ogni pianto e soprattutto non è il ciuccio il rimedio per calmarlo. Anche in questo caso, la vicinanza dei genitori, qualche carezza e una canzoncina allevieranno molti dei problemi. È importante anche riconoscere la natura del pianto in modo da sapere come intervenire. Il lenzuolino, il peluche, o qualunque altro oggetto transizionale è spesso usato dai bambini per accompagnarsi nella fase di addormentamento, deve essere scelto però spontaneamente e mai sottratto con l’inganno. L’adozione di un oggetto transizionale aiuta a sostituire il contatto stretto con la mamma. Con la crescita il bambino saprà disfarsene da solo.

Questi sei semplici consigli si riassumono nell’importanza di condire ogni nanna di dolcezza, pazienza e una buona dose di fermezza.

riconoscere la natura del pianto in modo da sapere come intervenire

A che ora è nato?

Il ritmo sonno/veglia di un neonato dipende inizialmente dall'orario di nascita. Infatti, un bambino nato di mattina tenderà a dormire per gran parte della giornata, svegliandosi unicamente per bere il latte; se nasce di notte, invece, il primo riposo durerà fino a mattina e così continuerà tranquillamente.
Nel primo caso, quindi, la mamma avrà bisogno di maggiore tempo per riuscire ad abituare il proprio bambino al ritmo notte/giorno e accompagnarlo ad una corretta nanna notturna. Il consiglio è di fare giorno dopo giorno piccoli spostamenti di orario.