2014
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Dic

Albero di natale 2014: ma qual è la sua storia?

Pubblicato in Rubrica Riposo a Novembre 2014 dalla redazione Marion

L'albero di Natale ha anch'esso una sorta di origine religiosa, per quanto non cristiana

Gli alberi di Natale: storia, simbologia, cultura

Dicembre è un mese magico e ricco di Festività, come l'Immacolata Concezione e il tanto atteso Natale, in assoluto, la festa più sentita e solennizzata in tutta Italia e, quasi certamente, in tutto il mondo. Si fa sempre più vicino, dunque, il momento di decorare l'albero di Natale , con la voglia, come ogni anno, di rinnovarlo un po', ma senza scartare del tutto gli addobbi natalizi degli anni precedenti. Ma allora scopriamo insieme quali sono le tendenze di quest’anno, con i colori di moda e le decorazioni originali. Un abbinamento molto chic e ricercato è dato dal turchese e dall'oro: un tema “frozen”, che rimanda al concetto di ghiaccio e freddo, smorzato dai toni caldi dell’oro. Inoltre, il connubio rosa cipria e argento, rappresenta una valida alternativa trendy per vestire l’albero di natale 2014.

Queste ultime nuances, perfette in ogni ambiente, dal più classico al più moderno, si possono, eventualmente, abbinare a dettagli rossi e verdi. Per realizzare gli addobbi suggeriti in modo semplice e con risultati eleganti e di forte impatto visivo, è sufficiente anche acquistare delle palle in vetro o pvc trasparente ed aggiungere dei gran bei fiocchi nelle tonalità preferite. Le palle trasparenti, consentono altresì, di poter diversificare l’addobbo di anno in anno, adattandosi a tutti i colori e integrandosi con qualunque stile. Ma quanto ne sappiamo davvero sull’albero di Natale? Qual è il suo significato simbolico? E' certamente tra le tradizioni maggiormente seguite e le sue origini risalgono ai tempi più antichi. Inteso come simbolo di vita, era diffuso in tutte le culture, anche prima della nascita del cristianesimo. La figura dell’albero compare in numerose usanze e riti pagani. Essa è presente, ad esempio, nell’antica religione di Canaan (l’odierna Palestina) che riconosceva un ruolo religioso agli alberi: ce ne parla la Bibbia, riferendo delle “querce di Mamre” e ai boschetti sacri posti in cima a certe alture; mentre, nella celebre saga nordica dei Nibelunghi, si dice che al centro della terra vi sia un grande frassino. I druidi, antichi sacerdoti dei Celti, notando che gli abeti rimanevano sempre verdi anche durante l’inverno, li considerarono un simbolo di lunga vita e cominciarono a onorarli nella festa del solstizio d’inverno. Tra le popolazioni dell’Europa centro nordica pagana pare che la celebrazione del solstizio d’inverno prevedesse anche l’incendio di un albero, in una sorta di rito propiziatorio e illuminante nella notte invernale che cominciava a regredire.

Per lungo tempo, comunque, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno: i cattolici la consideravano, infatti, una tradizione protestante ed è solo dopo il Congresso di Vienna che l’usanza prende a diffondersi su larga scala. A Vienna l’albero di Natale apparve nel 1816, per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans. In Italia la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita, nella seconda metà dell’Ottocento, al Quirinale e da lei la moda si diffuse rapidamente in tutto il Paese.